sabato 16 ottobre 2010

E i libri di testo ancora non ci sono!!!!


A un mese dall'inizio delle lezioni restano ancora tanti nodi da sciogliere. Oltre a constatare che gli scuolabus viaggiano con posti vuoti.

Anche quest'anno si sono riscontrati ritardi nella consegna dei libri di testo delle scuole primarie.

A un mese di distanza, per una gara d'appalto vinta già da mesi, ancora intere scolaresche aspettano di ricevere i libri di testo.

Siccome ritengo, per esperienza, che nei capitolati delle gare d'appalto ci siano clausole compromissorie che impongono garanzie e tempi certi di consegna, mi chiedo se l'assessore alla cultura del Comune di Monte Sant'Angerlo è a conoscenze di tali disservizi.

Allo stesso tempo, pur considerando tutte le attenuanti della buona fede, come è possibile che i responsabili degli uffici comunali del settore economato e cultura non prendono iniziativa per garantire la legalità?
Fino a qualche anno fa ogni alunno portava la sua cedola al libraio di fiducia, il quale garantiva anche prima dell'inizio della scuola la consegna del testo. La responsabilità era diretta ed evidente.
Probabilmente nelle intenzioni il nuovo sistema di gestione doveva essere migliore, ma se non si garantisce a tutti gli alunni, ad un mese di distanza, il libro di testo allora qualcosa non funziona.
Spero che chi di competenza prenda le opportune misure di tutela dei diritti degli alunni!
Mi risulta inoltre che anche la consegna dei buoni libro per le famiglie bisognose procede con ritardo.
Saranno i tagli della scure di Tremonti o le inefficienze della nostra Amministrazione, comunque è triste constatare che si va di male in peggio!!!

mercoledì 13 ottobre 2010

Genitori e figli... sempre più distanti!



Nel corso del percorso formativo dei propri figli i genitori non sono sempre presenti allo stesso modo.

E' sintomatico constatare che la distanza genitori-figli aumenta con il passare degli anni.
Se da un lato è normale accelerare il normale processo di emancipazione dei figli, farli camminare con le proprie gambe, allo stesso tempo non è accettabile lasciare al proprio destino le "vicende" dei figli.

Ieri all'assemblea dei genitori della classe di mio figlio, 2° Liceo Scientifico, su 27 alunni (dico 27...) erano presenti tre coppie di genitori e altre mamme in rapprsentanza totale di 8 alunni.
8 su 27 sono a mio avviso molto pochi.
La "delega in bianco" alla scuola non mi fa piacere. E non per il compito che assolvono i travagliati, mistrattati docenti.
Specialmente in questa fase di pseudo riforme che si concretizzano in tagli.

La scuola ha bisogno della partecipazine delle famiglie così cme le famiglie hanno bisogno della Scuola.

Mi chiedo come è possibile che nei primi anni delle scuole primarire la presenza è assidua, costante che certe volte sfocia anche nell'invadenza inopportuna, ma poi con il tempo vada via scemando verso un abbandono così eclatante?

Non è forse nell'adoloscenza che sarebbe più opportuno essere presenti?

A 16-17 anni i nostri figli incominciano ad acquisire coscenza della propria personalità, incminciano i primi seri innamoramenti, le prime aspirazioni, si incomincia a palesare la prima immagine di un Io adulto.

Allora perchè non essere presenti, certo senza ingerire, senza forzare scelte, ma chiedere, informarsi e discutere, ascoltare e proporre...

Probabilmente queste mie riflessioni scaturiscono naturalmente dal mio duplice ruolo di educatore e di genitore.
Probabilmente queste mie riflessioni non danno ricette utili per tutte le situazioni, ma credo che nessuno possa esimersi di portare a termine il proprio compito di genitore dall'inizio fino a quando è opportuno essere genitore.
Poi ci si ritrova nonni e sarà brutto chiedersi si si poteva fare di meglio.

mercoledì 6 ottobre 2010

Il nostro PD




Quando quelle famose primarie del 14 ottobre sancirono la nascita ufficiale del PD, le nostre asettative erano enormi. Si usava un'altra terminologia:codice etico, rinnovamento, quote rosa, partecipazione, primarie, cumulabilità di incarichi, insomma nello stesso tempo che Obama faceva sognare anche per l'Italia un'altra politica.


A qualche anno di distanza non vi nascondo che tante aspettative si sono ridimensionate, soprattutto a livello locale e provinciale.


Sono molto deluso e trovo difficile capire come mai alle ultime elezioni regionali il Cons. comunale Damiano Totaro e il suo staf facevano votare il PD e il Cons. Regionale Dino Marino.
Allora mi chiedo, quale credibilità può avere questo PD?
Come è possibile che si debba necessariamente raschiare il fondo?

Come possiamo avere credibilità se a Monte Sant'Angelo un'amministrazione ormai rattoppata si appoggia su questi politici dell'interesse che "all'occorrenza" si votano il consigliere regionale referente.
E' normale che in campagna elettorale Dino Marino viene a Monte nel suo comitato elettorale Benestare-Totaro e snobba completamente il Circolo cittadino?

Noi chiediamo i voti genuini per Pasquale Palumbo e loro gestiscono la cosa pubblica.

Ed è per questo che qualche mese fa ho rassegnato le dimissioni dalla dirigenza locale del PD.

Chi tutela la nostra faccia e la nostra credibilità?

Che dice il segretario provinciale di quanto accade?

E allora, o il PD si appropria di quella terminologia fatta di valori e di contenuti, cerca di assolve il ruolo di partito unitario e compatto oppure questo comitato elettorale sarà destinato al fallimento.

Molte volte ho chiesto di prendere ufficialmente le distanze da questo modo di fare, dai trasformismi e dalle ecisioni prese altrove, tante volte ho messo la faccia, ma ora o si cambia passo oppure siamo anche noi come il Pdl.

C'è bisogno di ritrovare forma e soatanza. Modi di essere e di fare.

Metodi e non solo mezzi per conseguire cariche politiche.

Con questo però oggì non mollo, non rinuncio a quanto abbiamo già costruito. C'è ancor tanto da fare.
Lo so che ci vuole tempo, ma la storia ci darà ragione.

Antonio Rignanese