mercoledì 18 novembre 2009

Il PD GUARDA AVANTI


L’ultimo Consiglio Comunale insieme all’ennesimo fallimento politico del sindaco e di Uniti per Monte, ha aperto per il PD nuovi scenari. Il Consigliere Mario Troiano ha finalmente rotto gli indugi e ha dichiarato di uscire dal gruppo consiliare del PD adducendo motivazioni puerili e meschine per mascherare i trasformistici intenti elettorali per le prossime elezioni regionali.

Chiunque voglia fare altri percorsi politici è libero di farli, ma non deve mancare di rispetto per chi, non senza imbarazzi, ha dovuto spesso giustificare scelte politiche a favore di incarichi di prestigio verso gli elettori che lo hanno eletto nell’Ulivo.

Sarebbe stato più corretto uscire anche dal Consiglio comunale. In fondo il suo mandato gli deriva da elettorio del PD.

“Il PD di Monte non fa opposizione a Ciliberti – ha affermato Mario– per questo esco dal gruppo consiliare”. Ha praticamente detto “siccome non ho fatto nessuna opposizione esco dal Pd”.

Oggi il PD , a differenza di qualche recrudescenza tardo comunista che sta progressivamente scomparendo, non ha motivi per rattristarsi. Non credo che ci mancheranno i loro contributi politici, sono convinto invece che con il prossimo congresso di circolo si apriranno altre e più importanti prospettive.

Con l’uscita dei Troiano il PD si libera di tanti legacci, di veti incrociati e di rancori politici che i DS prima e il PD poi si sono trascinati da anni. Molti intellettuali, ex amministratori e militanti di partito che vedevano un partito “padronale” oggi ci guardano con speranze e aspettative diverse.

E tutto questo dimostra che il PD, anche tra tante difficoltà, qualche risultato lo ha già ottenuto in questi due anni.

Questi “big” della politica montanara, che vivono di politica, quelli che oggi si schifano dei partiti in cui hanno vissuto e che ora invece esaltano i “movimenti politici”, pensano che dietro di loro ci sia il vuoto, affermano che mancano le prospettive di rinnovamento politico, mancano le possibilità di ricambio generazionale. E lo dicono con arroganza e supponenza che è l'atteggiamento stesso che dimostra che è finito il loro tempo. Per Monte Sant'Angelo hanno già dato e per tanti aspetti hanno già avuto.

Io invece penso che le giovani generazioni guidati al dialogo nei partiti strutturati o nell'associazionismo attivo, possono rappresentare il fondamento per salvare il salvabile e ricostruire un tessuto sociale che a Monet Sant’Angelo appare diviso e devastato dai personalismi. Ed è proprio in visione di questa mia ottica costruttiva che vedo positivamente l’ingresso nel PD del Consigliere Pettinicchio, che si propone con lo spirito propositivo di chi vuole dare il suo contributo senza rinunciare al proprio patrimonio ideologico e culturale. Già con l’ingresso di Felice Scirpoli e Pierpaolo d’Arienzo il PD si arricchito dell’importante pilastro della componente socialista.

In questo contesto pluralista oggi il PD è il luogo del dialogo e del confronto, per l'associazionismo che ci incalza e ci sprona, per anime politiche che lo compongono e per i cittadini che vorranno dare il proprio contributo di idee. L'occasione sarà il prossimo congresso di circolo che confermerà un gruppo di lavoro coerente e coeso e saluterà con piacere l'ingresso di nuove componenti.

Antonio Rignanese

giovedì 12 novembre 2009

Semplicemente geniali...

La faccia tosta ha un'altra faccia. ma i ragazzi dell'ARCI di Monte Sant'Angelo sono stati comunque semplicemente geniali .

Con quattro parole ha detto più di cento tabelloni, senza tante congetture e argomentazioni, hanno detto tutto.

Anche perchè tutti sanno di chi e di cosa si parla, di dove e di quando è avvenuto l'arrogante gesto.

Le "facce di culo" chiamando i carabinieri si sono dimostrati anche privi del senso dell'umorismo.

Siete stati grandi, semplicemente geniali.

domenica 1 novembre 2009

Dalla parte del buon senso


Al contrario di quanto affermato su IdM, il PD non si è schierato al fianco di Ciliberti, ma della parte buon senso.
I temi della legalità, soprattutto se sollevati in circostanze di cronaca di un certo rilievo, non si possono e non si debbono abbassare al livello della faziosità politica.
Anzi, questi sono i momenti in cui una comunità civile deve lavorare per UNIRSI.
Certo minimizzare è un errore che un sindaco non può e non deve compiere.
Quello che dobbiamo cercare in questi momenti è l'unità di intenti, dobbiamo fissare obiettivi comuni che non abbiano connotazione politica e diritti di primogenitura.
In ballo non c'è una amministrazione già allo sbando e condannata a se stessa, tantomeno una possibile futura amministrazione, in ballo c'è il futuro di una comunità che purtroppo, per tanti aspetti, stà imparando a convivere con l'illegalità diffusa.
Comprensibile è la "stizza" della società civile e del mondo giovanile, ma credo che oggi più che mai, ognuno possa fare un passo indietro, non inasprire ulteriormente gli animi e porsi nell'atteggiamento di voler creare una PROSPETTIVA COMUNE per il rilancio di una città unita e solidale.
Il PD non scende nella polemica e questo non vuol dire che sposa la linea del sindaco. Si è già avviato un cammino per creare un percorso condiviso (da tutti:partiti, associazioni, istituzioni,...) per raggiungere obiettivi comuni che si possano tradurre in ATTI CONCRETI. Queato cammino non si può e non si deve fare su strade parallele.