venerdì 31 ottobre 2008

C'ero anch'io

Alla chiamata dei sindacati del 30 ottobre per difendere la scuola pubblica Monte Sant'Angelo ha risposto:"Presente!"
Siamo partiti a mezza notte, sotto la pioggia, una ventina tra insegnanti e personale Ata alla volta della capitale. Insieme ai colleghi di San Giovanni Rotondo siamo arrivati a Roma sotto una pioggia ancora più insistente.
Il cielo si schiariva e i cori di protesta si levavano sempre più alti verso i palazzi romani.
Si incontrano amici e colleghi con i quali non ci si vede da anni, dalla Calabria alla Lombardia, dalla Sardegna al Salento, ho incontrato persino mia cugina Antonietta di Brescia, incredibile...
Non so se eravamo 100.000 o 1.300.000, certamente eravamo in tanti.
Talmente tanti che Piazza del Popolo non ce l'ha fatta a contenere la fiumana di persone giunte da tutta Italia. La questura ha autorizzato altri 4 cortei e noi, con Legambiente e alcuni sindaci dei piccoli comuni, ci avviamo verso via Nazionale per arrivare a P.zza Navona anche questa stracolma, il corteo si arresta nuovamente. Solo infilandoci lateralmente al corteo, dopo circa 30 minuti un gruppetto dei nostri arriva a P.zza del Popolo, ma i comizi sono appena finiti.
Professori e studenti, maestri e genitori uniti per chiedere rispetto per una scuola pubblica che rischia il tracollo.
No al maestro unico! No alla riduzione del tempo scuola! No al taglio dei finanziamenti per scuola e università!
Tra uno sberleffo satirico verso Beata Ignoranza e i cori gioviali dei giovani liceali, serpeggia il disappunto verso una legge approvata solo per fare cassa, e per risparmiare sulla formazione delle giovani generazioni.
Sono le 14.00 e ci avviamo verso i pullman, qualcuno sconsolato dice:"Tanto questi non ci ascoltano proprio..."; altri come me stanchi ma soddisfatti per aver fatto sentire la propria voce e per aver esposto orgogliosamente la maglietta con su scritto "Insegnante Meridionale" .

domenica 26 ottobre 2008

Per incentivare la cultura chiudiamo le scuole

Al di là delle valutazioni politiche in merito all'Amm.ne comunale il dato certo è che con la chiusura di una scuola si perderanno a Monte Sant'Angelo, secondo stime ottimistiche, almeno 10 posti di lavoro.
Il sindaco e i consiglieri che hanno votato questa immotivata soppressione si dovrebbero VERGOGNARE.
Ancora di più devono sentire il peso della grave responsabilità i consiglieri Notarangelo (sceditato in aula dal segretario dell'IDV); il "compagno" dei potenti Donato Di Bari che pur avendo chiesto di leggere le delibere dei Consigli d'Istituto delle scuole interessate che mancano o erano contrarie ha "alzato la mano e abbassato lo sguardo"; il cons. Ferosi che ha ricevuto la più umiliante offesa che un politicoo possa mai ricevere, ovvero:"Ciavevna secché i mene cuddu iurn ca te vutete e te fatt vuté!!!"; Totaro Damiano sindacalista e grande difensore dei lavoratori, li difende tanto che li vuole far lavorare il meno possibile!
Queste persone non dovrebero dormire la notte sapendo che rappresentando solo se stessi si sono arrogati l'abuso di sopprimere posti di lavoro.
La cosa più sconcertante affermata dai banchI della maggioranza è stata l'affermazione del cons. Giovanni Granatiero che alle proteste dei lavoratori tra le altre sciocchezze ha affermato:" Io sono 28 anni che faccio il pendolare....." chiaramente per dire a chi perde il posto Me ne frego dei tuoi problemi.
VERGOGNA!!!
Mi piacerebbe conoscere le motivazioni politiche che hanno indotto il consigliere Fusilli a disertare un Consiglio Comunale così importante?
Mi sarebbe piaciuto conoscere come avrebbe votato per la soppressione di una scuola autonoma nel nostro "ormai" paesello.
Qui qualcuno ha urlato ma altri non hanno nemmeno sussurrato.

mercoledì 15 ottobre 2008