giovedì 27 novembre 2008

Vigilanza a scuola...



Doveva capitare, così come capitano tante fatalità. Ma è accaduto in una scuola primaria di Milano a un bambino di 6 anni. Il bambino precipita dalla finestra. La maestra è indagata per mancata custodia.
La colpa cade inevitabilmante sulla maestra.
Credo però che sia opportuno fare qualche riflessione e mi chiedo:
- Cosa accadrà quando aumenterà il numero di alunni per classe?
- Una maestra unica rischierà ad uscire da sola con tutta la classe dalla propria aula?
- E se diminuiranno anche i collaboratori scolastici, quanti bambini "evaderanno" da scuola?
- Si faranno ancora le visite guidate e i viaggi d'istruzione?
- Aumenteranno i casi di incidenti ????
Questi sono solo dei quesiti che preludono però sconcertanti risposte.

Ma si può risparmiare sulla pelle dei bambini????

Per questo sono ancora più convinto:

NO AL MAESTRO UNICO!!!
NO AI TAGLI DELLA GELMINI!!!

lunedì 24 novembre 2008

Morire in classe

E' veramente triste apprendere certe notizie. Morire a scuola, a 17 anni per una pura fatalità o per l'incuria.
Non serve a nessuno la polemica, oggi solo il pianto e il rimpianto per la perdita di un giovane studente.
Tutte le polemiche oggi non servono se non per una mera speculazione intellettuale.
Nel silenzio però ognuno può riflettere e chiedersi cosa si può fare per rendere le scuole luoghi sicuri dove un genitore possa inviare tranquillamente il proprio figlio.
C'è tanto da fare pensiamo insieme cosa si potrà fare nell'immediato.

giovedì 20 novembre 2008

Serie riflessioni per il PD


I casi Villari - Latorre impongono serie riflessioni.

Il PD a mio avviso è stato considerato da alcuni ignobili navigatori politici come "terra di conquista" o se vogliamo come un grosso contenitore all'interno del quale ognuno si può ricavare il proprio spazio da "protagonista".

Così accade che Villari si vende al miglior offerente, e meglio del cavaliere ad offrire non c'è nessuno. Se lo abbia fatto per soldi o per puro protagonismo, non ci è dato sapre, tuttavia è chiaro che la "poltrona" deve essere veramente comoda.

E che dire di Latorre: "Non ho parole...".
Certo il comportamento dei dipietristi non è mai stato tenero nei confronti del PD, ma da qui a passare le risposte a chi pota la causa del berlusca...

Questi casi così eclatanti a livello nazionale dimostrano che noi a Monte Sant'Angelo siamo sempre dei precursori.

C'è bisogno di serie riflessioni, ma anche di coerenza e soprattutto di regole certe.

In fondo non è necessario dire per forza sono del PD.
Villari, passata la bufera elettorale, potrebbe benissimo contattare Mastella e chiedergli si si sta organizzando per il futuro oppure affermare candidamente che ha fatto il salto della qualglia.
Così pure Latorre potrebbe benissimo mettersi in un cantuccio e fare "qualche annetto di vergona", non chiedo molto ma che almeno non vada in tv a nome mio!
Quanto a quello che succede a casa nostra, incomincio a chiedermi se è veramente necessario lavorare per il "non uno di meno".
Forse bisogna incominciare a prendere le distanze.

venerdì 7 novembre 2008

Alla ricerca della verità

La verità assume sempre più spesso un carattere soggettivo, relativo e strumentale.Per qualcuno, forse anche in buona fede, basta convincersi di avere la verità in tasca per assumere atteggiamenti di arroganza e di supponenza.Come giudicare il manifesto pubblicato da alcuni incauti amministratori locali in merito alla soppressione di una scuola?Un altro abbaglio o se volete un altro svarione!!!

Il miraggio della verità visto nel deserto delle idee.
Salvando la buona fede però si va in contro all’incapacità di eseguire semplici calcoli.
Così accade che due dirigenti (un preside e un segretario) non vengono contati.
Allo steso modo da 13 docenti della Giovanni XXIII se ne contano solo 10.
E che dire per il numero di docenti: con 51 alunni di prima occorrono 3 maestri, mentre per i 51 alunni di quinta ce ne vorranno 5.
Perché non si calcola il numero delle classi che si formeranno in prospettiva con l’accorpamento? Perchè non si calcola anche per le scuole medie?
Oggi con 51 alunni di prima ci sono 3 classi, con l’unificazione se ne formeranno 2: una di 25 alunni e l’altra di 26. Questo calcolo al ribasso si amplificherà a tutti i livelli, dalla prima elementare alla terza media.
Meno classi ma più numerose. Tutti sappiamo che l’aumento del numero di alunni per classe è inversamente proporzionale alla qualità della didattica e all’individualizzazione dell’insegnamento.
Facciamo un esempio concreto: oggi la Tacredi ha 93 alunni in 5 classi quinte, l’Amicarelli ne ha 15 in una classe e la Giovanni XXIII ne ha 38 in 2 classi, per un totale di 146 alunni in 8 classi.
Con 146 (dividendo per 25 alunni per classe) si potranno formare 6 classi di prima media.
Oggi con 160 alunni di prima media (94 e 66) ci sono 8 classi (5 e 3), con l’accorpamento se ne sarebbero fatte al massimo 7. Con una classe in meno di scuola media si perde una cattedra di lettere e così si perdono cattedre orarie di matematica…
I nostri “Tre Moschettieri” concludono affermando la loro ottimistica verità che prevede l'aumento di 2 posti da insegnannte.
Io invece, facendo una stima ottimistica, prevedendo che non si perderanno posti di docenti (stima molto ottimistica!!!), propongo la mia verità:
VARIAZIONE
-2 Dirigenti
-1 assistente
-1 collaboratore
Totale
– 4 posti di lavoro.